giovedì 23 aprile 2009

Simbolismo dell'acqua.
Gli antichi simbolismi dell'acqua come te con datrice della terra e dei viventi ci guidano sino ai simboli analitici dell'acqua come seconda attrice dell'anima: il fiume, il mare rappresentano il corso dell'esistenza umana e le fluttuazioni dei desideri e dei sentimenti. Come per la terra, occorre distinguere tra superficie e profondità dell'acqua. La navigazione superficie indica i pericoli dell'esistenza, mentre le regioni sottomarine si riferiscono all'inconscio. L'acqua ferma, fangosa, indica da perversione; l'acqua trasformata in ghiaccio indica la stagnazione completa, la morte dell'anima. È frequente nei sogni vedersi seduti presso l'acqua intente a pescare: qui l'acqua racchiude i contenuti dell'inconscio che il pescatore si sforza di riportare alla luce.

giovedì 9 aprile 2009

Riflessioni: dai tratti ossessivi al disturbo di tipo ossessivo-compulsivo

 

Approfitto del contributo del Dott. Enrico Rolla per fare qualche riflessione amplificativa intorno al tema del rito come aspetto presente nelle ossessioni e nelle compulsioni.

Il dotto Rolla, parla del disturbo ossessivo-compulsivo dal punto di vista cognitivo comportamentale.

E’possibile integrare la sua visione anche con contributi che considerano le dinamiche psicologiche legate al tema dell'inconscio.

Si possono distinguere due situazioni: da un lato le ossessioni come disturbo d'ansia, dall'altro come un tratto del disturbo di personalità. In ogni caso va detto che ognuno di noi può vivere dei tratti di tipo ossessivo. E possiamo pensare anche ad aspetti positivi di questo tratto, nel senso che avere uno stile di pensiero ossessivo (qualora non sia un aspetto esagerato) può diventare  un vantaggio per esempio nel lavoro. Il caso limite è, però, quando una persona si dedica solamente al lavoro trascurando la propria dimensione relazionale affettiva.


Nel disturbo ossessivo-compulsivo sono presenti comportamenti rituali. Questi riti sono caratterizzate da tre aspetti:

  • La presenza di ordine (cioè seguire le regole, obbedire a queste regolein maniera rigida).
  • l'ostinazione (cioè la ripetizione, la presenza di convinzioni inamovibili)
  • la frugalità ( dovuto alla presenza di bisogni negati)

E’come se esistesse un cortocircuito tra io e io. Alla base del disturbo c'è un consumo di  tempo e di energia soprattutto nei loro rituali  che spesso durano anche più di un'ora  al giorno. Inoltre è sempre presente il dubbio, (avrò chiuso il gas?). 

Diverso è il rito come dialettica tra l’io e il Sé e mi riferisco a tutte le forme di ritualità collettiva che hanno la funzione di mettere in rapporto la coscienza personale con i processi naturali e spirituali che sono transpersonali.

In questo video in basso, troviamo un esempio di danza rituale,ma potremmo anche pensare ai rituali animali. Secondo Adolf Portmann, nei comportamenti animali si possono rintracciare delle similitudini con i rituali umani. Nei comportamenti rituali degli animali esistono alcuni elementi caratteristici: la funzione di incanalare e contenere l’aggressività; alcuni cambiamenti dell’aspetto esteriore strettamente legato al rapporto con l’ambiente esterno; il rapporto con il territorio. Uno dei primi significati, in chiave biologica, è rappresentato dal sostegno dato dal rituale animale ai processi di conservazione della specie attraverso la sincronizzazione degli individui. Infatti l’elemento comunicativo presente nei comportamenti rituali ha in sè la qualità della ridondanza informativa che svolge una funzione di “sincronizzazione” tra due individui in funzione della riproduzione, ma non solo.

La domanda che possiamo porci è:"Qual è il filo rosso che lega tutti questi tipi di rituale, che cosa hanno in comune?"

Tutti hanno in comune la funzione di “sincronizzarsi” (come coscienza personale o collettiva) con qualcosa di più grande (Dio, la natura,…); e questo vale anche per gli animali. Pensiamo ai riti d'accoppiamento. E nell'uomo pensiamo ai riti di fertilità.

Ma allora, quando una persona vive in modo più o meno patologico l'ossessione (un rito patologico immaginario) e la compulsione,forse possiamo pensare che  tale sintomo abbia lo scopo di porre la coscienza individuale di fronte alla necessità di ristabilire un ordine interno in cui le varie instanze siano riorganizzate secondo le esigenze del proprio sé profondo.